Ripristino di ecosistemi acquatici nelle aree protette di Alpi e Pirenei

Azioni

Le azioni portate avanti dal progetto includono l’elaborazione di protocolli e piani di conservazione e la realizzazione di interventi di conservazione mirati alla gestione di specie e habitat naturali di interesse comunitario.

AZIONI DI CONSERVAZIONE

C1 Sperimentazione di interventi di eradicazione di sanguinerole da laghi montani di alta quota (HIC 3110) mediante metodi chimici

I metodi meccanici sono da preferire quando si devono effettuare interventi di eradicazione di pesci in laghi montani. A volte però, ci sono limitazioni ambientali e biologiche (la dimensione del lago, la complessità dell’habitat, la presenza di sanguinerole) che non ne permettono l’applicazione e che richiedono l’adozione di metodi alternativi. Lo sviluppo di protocolli sicuri per l’utilizzo di pesticidi specifici per i pesci al fine di contrastarne la diffusione nei laghi di montagna è quindi un passo strategico per la conservazione di questi ambienti.

C2 Eradicazione di pesci alloctoni da laghi montani di alta quota (HIC 3110 e 3130) e dai corsi d’acqua tributari mediante metodi non-chimici

L’efficacia dei metodi di eradicazione meccanica è stata dimostrata in laghi di dimensioni piccole e medio-piccole, contenenti trote e altri salmonidi (Alpi, Pirenei e altre aree al di fuori dell’Europa), e per laghi di piccole dimensioni con sanguinerole (Pirenei). Lo scopo di questa azione è quello di estendere l’applicabilità dei metodi meccanici di eradicazione dei pesci anche a laghi di maggiori dimensioni (in termini di estensione e di complessità degli habitat presenti) e di ottimizzare i protocolli di eradicazione in termini di costi e sforzo necessario.

Grazie all’azione C.2, i pesci alloctoni saranno eradicati da diversi laghi, e in particolare:

  • Eradicazione di sanguinerole in 5 laghi di una nuova area geografica (Alpi)
  • Eradicazione sperimentale delle sanguinerole in un nuovo contesto ecologico, da 4 laghi di medio-grandi dimensioni (Pirenei)
  • Applicazione di protocolli di eradicazione rapida di trote in 11 laghi (Alpi e Pirenei)
C3 Sfalcio selettivo di prati da fieno (HIC 6410 and 6520) al fine di ripristinarne i livelli di biodiversità e quelli delle paludi limitrofe (HIC 4020* e 7230)

L’azione C.3 ha come obiettivo il ripristino della biodiversità attraverso lo sfalcio di due siti sui Pirenei e l’elaborazione di Piani di Gestione che possano essere utilizzati dagli enti gestori delle aree protette e dalle autorità locali e regionali quando si renda necessario recuperare prati umidi abbandonati un tempo utilizzati per la produzione di fieno.

C4 Gestione del pascolo e migrazione assistita di specie vegetali per il ripristino del valore naturalistico di paludi, pascoli e laghi (HIC 3130, 6230, 6410, 6520, 7110, 7140, 7220, 7230 e 91D0)

Il sovrapascolo causa seri danni nelle paludi. Il suo effetto può essere cancellato riducendo temporaneamente la pressione dovuta al pascolamento del bestiame anche se, per gli habitat che sono stati gravemente danneggiati, può essere necessaria l’esclusione totale del pascolo.

Con l’esclusione del pascolo o una riduzione della sua pressione, gli habitat possono andare incontro ad un recupero naturale (ripristino passivo) che può essere accelerato mediante interventi di migrazione assistita di specie vegetali.

L’azione C.4 ha inoltre l’obiettivo di affrontare il problema del disturbo causato a questi habitat dagli escursionisti e dal calpestio del bestiame.

Nello specifico, l’azione C.4 include 3 sotto-azioni:

  • Ripristino passivo combinando esclusione temporanea e permanente del pascolo in diverse paludi spagnole e italiane.
  • Ripristino attivo: migrazione assistita di specie vegetali nelle aree paludose più degradate dei Pirenei, trapiantando specie selezionate tra quelle locali. Al termine del progetto sarà redatto un piano di gestione sul ripristino attivo di siti soggetti a sovrapascolo mediante migrazione assistita di specie vegetali.
  • Ripristino di sorgenti pietrificanti, evitando il passaggio di bestiame e turisti, creando sentieri alternativi e recuperando le aree impattate. 
C5 Taglio degli alberi per il ripristino delle paludi (HIC 6230*, 7110*,7230 e 91D0)

L’imboschimento delle paludi è un fenomeno in aumento a causa dell’abbandono dei terreni, dell’incremento delle temperature e dell’allungarsi dei periodi secchi durante i mesi estivi. La presenza di alberi nelle paludi aumenta la traspirazione e causa la riduzione dell’acqua di falda; anche la biodiversità è fortemente impattata dall’ombreggiamento causato dalla chioma degli alberi che riduce la luce che arriva al suolo.

Al fine di contrastare questo fenomeno, all’interno dell’Azione C.5 verranno effettuati interventi di taglio degli alberi per favorire la conservazione delle paludi in tre siti dei Pirenei. In due siti gli interventi saranno effettuati da professionisti, mentre nel terzo sito l’intervento è stato pensato come un’attività partecipativa (citizen science), che coinvolgerà dei volontari.

Al termine dell’Azione, sarà redatto un piano di gestione che includerà le migliori pratiche da adottare per il taglio degli alberi in diverse condizioni ambientali.