Ripristino di ecosistemi acquatici nelle aree protette di Alpi e Pirenei

Sorgenti pietrificanti con formazione di tufi e torbiere calcifiche

Sorgenti o aree umide?

La maggior parte dell’acqua piovana penetra e circola nel suolo finché non incontra un materiale impermeabile o un terreno irregolare ed affiora quindi in superficie.

Può riaffiorare in grandi quantità creando fonti d’acqua o sorgenti naturali, oppure in maniera diffusa, imbibendo il suolo e circolando lentamente formando delle paludi.

Le paludi possono formarsi spesso vicino alle sorgenti.

Fonte d’acqua o sorgente naturale
Foto: E. Carrillo
Palude di pendio
Foto: E. Carrillo

La durezza dell’acqua

La durezza o la mineralizzazione dell’acqua è dovuta alla presenza di sali, soprattutto di calcio.

Differenti specie di piante e briofite possono essere presenti a seconda della temperatura e del grado di mineralizzazione dell’acqua. La vegetazione delle sorgenti pietrificanti con formazione di tufi e delle zone umide calcaree è differente da quella che si può osservare nei pressi di sorgenti di acqua dolce e altre zone umide. Nei paesaggi montani di alta quota, talvolta entrambe le tipologie di zone umide possono essere presenti nella stessa area.

Travertino o tufo

La precipitazione del carbonato di calcio in acque molto mineralizzate sulla vegetazione che vive nelle piccole cascate e sorgenti può formare una crosta che le copre e che, nel tempo, si accresce. Muschi, alghe e anche alcune specie erbacee possono così tramutarsi in rocce porose.

Roccia che si forma nel corso di anni
Foto: E. Carrillo
Muschio su cui si forma il travertino
Foto: T. Llobet

Il valore naturalistico di alcune sorgenti

Due buoni esempi di sorgenti gassate nei Pirenei catalani sono quelle che si trovano a Montsent de Pallars nella valle di Fosca (a sinistra) e a Estanyeres de Son nella Vall d’Àneu (a destra), entrambe nel Parco Nazionale di Aigüestortes ed Estany de Sant Maurici.
Foto: E. Carillo

Specie principali

Sorgenti pietrificanti con formazione di tufi

Muschi
Palustriella falcata
Palustriella commutata
Philonotis calcarea
Philonotis seriata

Piante
Saxifraga aizoides
Saxifraga stellaris
Epilobium alsinifolium
Cochlearia pyrenaica
Caltha palustris

Paludi

Piante
Carex davalliana
Carex lepidocarpa
Scirpus cespitosus
Primula farinosa
Pinguicula grandiflora
Parnassia palustris
Bartsia alpina ofieldia calyculata

Sorgenti pietrificanti

Cochlearia pyrenaica
Nonostante il suo nome, questa pianta è rara sui Pirenei ed in Catalogna si può osservare soltanto nella Valle d’Aran e in Estanyeres de Son.

Predilige acque fredde e carbonatiche, e fiorisce a partire dallo scioglimento della neve fino a luglio.

Saxifraga aizoides
Questa pianta è molto differente dalla maggior parte delle sassifraghe, sia per gli ambienti in cui cresce sia per il colore dei suoi fiori.

La crescita strisciante dei suoi steli permette la creazione di tappeti verdi con meravigliosi piccoli gruppi di fiori gialli che fioriscono nel cuore dell’estate.

Caltha palustris
In primavera, i suoi grandi fiori gialli sono il segnale dell’arrivo del bel tempo. Questa pianta è inconfondibile per le sue grandi foglie lucenti a forma di rene. Anche se è presente non soltanto nei pressi delle sorgenti carbonatiche, preferisce crescere lungo le sponde di acque fredde correnti.

Paludi

Primula farinosa
I fiori rosa di questa piccola pianta attirano l’attenzione in primavera quando le zone umide cominciano a diventare verdi, ed è comunemente presente presso le acque carbonatiche.

Parnassia palustris
La Parnassia palustre ha foglie delicate a forma di cuore che compongono una piccola rosa.

Nel mezzo dell’estate, le zone umide si riempiono dei suoi bellissimi fiori bianchi.

Pinguicula grandiflora
Questa pianta, che vive solo nelle zone umide, fiorisce in primavera ed i suoi grandi fiori viola scuro sono davvero spettacolari.

Le sue foglie verde brillante hanno una caratteristica singolare in quanto catturano piccoli insetti che digeriscono grazie alla presenza di un sistema di ghiandole sulla superficie.