Ripristino di ecosistemi acquatici nelle aree protette di Alpi e Pirenei

Fiumi e ruscelli d’alta quota

Segnati dalla neve

Il regime idrologico è determinato dalle precipitazioni nevose. Di conseguenza, la portata dei corsi d’acqua varia enormemente a seconda della stagione, raggiungendo il suo massimo in primavera quando il disgelo può causare improvvisi incrementi.

L’acqua non è molto mineralizzata ed è spesso acida e fredda, con la temperatura giornaliera che oscilla da sotto lo zero fino a 16 gradi, a seconda del periodo dell’anno.

La linea degli alberi

È possibile distinguere due sezioni: sopra la linea degli alberi, con acque diluite a scorrimento veloce, e sotto la linea degli alberi, con il trasporto di una maggior quantità di materia organica e maggior biodiversità.

Sezione del fiume al di sopra del limite degli alberi.
Le alghe che crescono sul letto del fiume sono l’inizio della catena alimentare
Foto: R. Sánchez

Sezione del fiume al di sotto del limite degli alberi. Alla base della catena alimentare, le foglie degli alberi sono altrettanto importanti, o addirittura più importanti, delle alghe che crescono sul letto del fiume. Ciò significa che qui la diversità degli organismi è maggiore che nei tratti di fiume al di sopra del limite del bosco.

La lontra è il più grande predatore presente in acque pulite e ben ossigenate come quelle presenti nei paesaggi di alta montagna. Si alimenta di pesci così come di uccelli, anfibi, insetti, crostacei e anche piccoli mammiferi.

All’inizio dell’estate le lontre risalgono fino ai laghi di montagna per nutrirsi di anfibi.

Il Desman dei Pirenei è una specie ben adattata agli ambienti acquatici. Si tratta di una specie dalla storia antica, con un muso a proboscide caratteristico che è molto sensibile e lo aiuta nel localizzare le piccole prede di cui si nutre, come gli invertebrati acquatici. È endemica del nord-ovest della Penisola Iberica e dei Pirenei.

La Trota fario è una specie nativa tipica dei fiumi dei Pirenei. Nuota controcorrente finché non incontra le cascate create dall’erosione glaciale, che costituiscono una barriera che impedisce la naturale colonizzazione dei tratti più elevati di fiumi e laghi. Si nutre di invertebrati acquatici.

Chi mangia chi

Minacce di conservazione

Alcune delle principali minacce a cui sono sottoposte le specie che vivono nei fiumi sono:

  • L’inquinamento delle acque.
  • La frammentazione degli habitat a causa della costruzione di dighe.
  • L’introduzione di specie alloctone, che è aumentata con la globalizzazione.
  • L’aumento della temperatura globale, che può portare alla scomparsa di specie che si sono adattate a vivere in acque molto fredde.
Diga di Montalto
Foto: M. Ventura