Ripristino di ecosistemi acquatici nelle aree protette di Alpi e Pirenei

Strani animali: lo zooplancton dei laghi d’alta quota

Le acque cristalline dei laghi di montagna nascondono un universo minuscolo e affascinante: quello dello zooplancton. Questi organismi, per la maggior parte microscopici, fluttuano liberamente nella colonna d’acqua e svolgono funzioni essenziali nell’ecosistema. Si nutrono di fitoplancton —piante microscopiche— e, a loro volta, costituiscono la base della dieta di molti pesci e altre specie acquatiche.

Sono ovunque, ma sono piccoli. A volte non così piccoli da essere invisibili: con un po’ di pazienza e una buona illuminazione, alcuni possono essere distinti ad occhio nudo come piccoli puntini in movimento nell’acqua. Tuttavia, per apprezzare davvero le loro forme insolite e la loro diversità, è necessario guardare più da vicino. Sotto il microscopio, si rivela un mondo pieno di strutture bizzarre e creature che, a volte, sembrano provenire da un altro pianeta.

In questo articolo, ti invitiamo a scoprire alcuni di questi piccoli e sorprendenti abitanti dei laghi alpini.

  • Alona

Questo piccolo cladocero abita la zona litoral del lago, vicino alle rive. L’esemplare che vediamo qui è una femmina che trasporta un grande uovo in una cavità dorsale. Lo manterrà protetto finché la larva non sarà completamente formata, una strategia efficace in ambienti freddi e imprevedibili.

Alona. Author: Rocco Tiberti
  • Cyclops abyssorum

Con circa 2 mm di lunghezza, questo crostaceo predatore attira l’attenzione per il suo grande occhio unico, situato nella parte superiore della testa —da cui il nome. Vive vicino al fondo del lago. Sebbene le sue lunghe antenne possano sembrare minacciose, non servono a cacciare: il maschio le utilizza come pinze di corteggiamento durante l’accoppiamento.

Cyclops abyssorum. Author: Rocco Tiberti.
  • Keratella cochlearis

A prima vista sembra più un fiore che un animale. Questo minuscolo rotifero, lungo appena 0,1 mm, nuota in cerca di microalghe e batteri, mosso da un organo ciliato situato vicino alle sue spine superiori.

Keratella cochlearis. Author: Rocco Tiberti
  • Daphnia longispina

Può raggiungere i 2,5 mm e i suoi grandi occhi composti le conferiscono un’espressione quasi affettuosa quando osservata al microscopio. Oltre ad essere uno dei cladoceri più comuni, è una specie fondamentale nelle catene trofiche di molti laghi, grazie al suo insaziabile appetito per le alghe.

Daphnia longispina. Author: Rocco Tiberti.
  • Chydorus sphaericus

Tondeggiante e simpatico, questo è il crostaceo più piccolo del gruppo, con una lunghezza che varia tra 0,2 e 0,5 mm. È una specie cosmopolita e considerata il cladocero più diffuso al mondo, presente in una vasta gamma di habitat di acqua dolce.

Chydorus sphaericus. Author: Rocco Tiberti